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Preoccupazione. Pregiudizio. A volte anche paura. Noi italiani siamo molto attenti al cibo, alla qualità dei prodotti e a ciò che mangiamo. Giusto, giustissimo, ma spesso sulla questione alimentazione negli States si esagera un po’. Per darvi qualche info in più, per raccontarvi un’esperienza diretta e fornirvi qualche suggerimento gastronomico abbiamo chiesto a Margherita Bianchin, ex nostra studente-atleta a St. John’s University (New York) e a Florida International University (Miami), beach volleyball player della Nazionale Italiana e professionista molta attenta all’alimentazione di fare una panoramica generale sulla sua food experience negli Stati Uniti.

Il cibo è espressione del Paese in cui ci troviamo, è una questione culturale, identitaria e per questo, per vivere un’esperienza a 360°, va provato, va gustato, perchè quei sapori, quei profumi, vi resteranno dentro così come ci ha confermato Margherita, buona lettura! 

Viviamo in un periodo storico in cui parlare di cibo diventa sempre più oggetto di controversia. La dietistica è un ambito che sta velocemente prendendo piede grazie soprattutto allo svilupparsi di determinati social network come Tiktok e Instagram. Non solo dottori e dietisti postano i loro precetti, ma anche fashion blogger, food blogger, personal trainer e influencer che vogliono semplicemente raccontare la loro storia. Capita spesso che,oltre a essere fonte di ispirazione per molti, siano anche la causa involontaria di cattive abitudini alimentari da parte dei propri followers. Fatta questa premessa, in questo articolo vi propongo qualcosa di nuovo e originale. Qui potrete trovare molti spunti e consigli su come alimentarsi una volta arrivati nella vostra nuova “casa”, il college americano.

Le informazioni che troverete non sono frutto di studi universitari e non si presentano come regole di vita da prendere alla lettera. Non troverete formule magiche per dimagrire o prendere peso, piuttosto l’esperienza di una ex student-athlete che ha vissuto tra New York e Miami e sperimentato cucine di culture diverse. Vi racconterò come sono riuscita a godermi un cibo “nuovo” pur tenendo conto che performare sul campo è una cosa prioritaria e molto dipende da quanto cibo sano introduciamo nel nostro corpo.

Mi ricordo ancora il profumo dei bagels appena sfornati quando passavo davanti alle bakeries del Queens, New York. Una sorta di panino a forma di ciambella che amavo farcire con salmone e Philadelphia o con peanut butter e banana. La mia colazione preferita prima di entrare nella Carnesecca Arena e fare un intenso allenamento. E i donuts? La risposta è si, sono proprio come le ciambelle che si mangia Homer. E quando entri da Dunkin Donuts per comprarne una, non puoi uscire dal negozio senza aver preso almeno un caffè americano con il latte.

Quando vi sarete assestati nel nuovo continente, sentirete anche parlare di un dibattito che ancora rimane irrisolto tra gli americani: New York pizza (finissima e grandissima) o Chicago pizza (molto spessa e con abbondante tomato sauce)? Lo so che voi risponderete…Beh, Napoli pizza! Ma provare nuove versioni di questo pilastro della cucina italiana è un must e ve lo consiglio vivamente.

Se passate per la California è d’obbligo provare gli hamburger di In-N-Out, un fast food considererato dai californiani (e da me) di gran lunga superiore al Mc Donald. E se siete amanti della cheesecake, non potete non fermarvi da Cheesecake Factory e prendervi una fetta di torta al cioccolato, grande quanto la vostra faccia!

Mi sembra ancora di percepire tra le mani la sofficità del corn bread, un panino dolce che le mie teammates preparavano nel periodo del thanksgiving assieme al famoso tacchino con il purè (mashed potatoes) o le patate dolci.

Per noi italiani il cibo non è solo fuel, energia che ci serve per svolgere le mansioni giornaliere. Ma è convivialità, occasione per creare amicizie, esperienze nuove e conoscenza di culture diverse. Per questo motivo vi ho suggerito delle pietanze americane che secondo me rispecchiano molto la loro voglia di dolce, il loro ritmo frenetico, la loro cultura culinaria. Assaggiando queste pietanze si ha l’occasione di sentirci anche noi un po’ americani.

Il consiglio che vi do, tuttavia, è quello di provare queste cose un po’ alla volta, di diluirle nel tempo. Molti atleti di successo prediligono un regime alimentare ferreo, ed è in parte grazie a questo che riescono a performare ai massimi livelli. Questo non vuol dire non concedersi mai uno “sgarro” in quanto, come ho già enunciato sopra, ci sono delle pietanze che meritano la nostra attenzione. Si tratta solo di seguire una dieta bilanciata e rientrare nel consumo energetico della giornata. Non dimenticatevi che siete in America grazie alle vostre doti fisiche e sportive. Se proverete tutto questo cibo il primo mese, rischierete di pentirvene e vivere male questa esperienza.

In genere, gli stati in cui secondo me si mangia in modo più salutare sono la Florida e la California. Questo perchè essi sono altamente influenzati dalla cultura ispanica. Riso, pollo, avocado, fagioli, maduros, platanos e salmone sono tutti alimenti adatti ad uno student-athlete. Se però il vostro college si trova in stati diversi da quelli da me menzionati, non temete. Questa è solo la mia opinione personale e le opzioni più healthy sono disponibili in tutti i college. Da non dimenticare poi un aspetto fondamentale: molti athletic departments forniscono ai propri atleti le consulenze di un dietista/dietologo e il mio consiglio è quello di usufruirne il più possibile. Per sapere come seguire una corretta alimentazione in America non c’è niente di meglio che informarsi presso un esperto che conosce bene il cibo autoctono e le sue proprietà!