Ognuna di queste istituzioni universitarie fa parte di una “lega” che regolamenta  e organizza le competizioni sportive intercollegiali, incluso il beach volley femminile.. La più conosciuta di queste leghe è la NCAA (National Collegiate Athletic Association), ma esistono altre come la NAIA (National Association of Intercollegiate Athletics), la NJCAA (National Junior College Athletic Association) per i Junior College di 2 anni e la CCCAA (California Community College Athletic Association) è un’altra lega per i Junior College ed è esclusiva dello stato della California.

Di seguito una tabella riepilogativa delle leghe e divisioni che propongono beach volley femminile: 

Il beach volley è un “equivalency sport” e questo significa che le borse di studio per merito sportivo possono essere suddivise in borse di studio parziali distribuendole tra un numero maggiore di atlete. 

Nella NCAA DI  le università possono offrire fino a 6 borse di studio sportive a copertura totale mentre in NCAA DII il limite massimo è di 5 borse di studio sportive a copertura totale. Come dicevamo in genere i coach tendono a distribuirle tra le atlete assegnando loro  una “parte” di queste borse di studio che, sommate a quelle per merito accademico, fanno il pacchetto di borsa di studio. E’  raro avere giocatrici con borse di studio totali già dal primo anno. E’ invece possibile, ottenere una scholarship  totale dimostrando, una volta arrivate le proprie qualità accademiche e sportive e così migliorare la borsa di studio iniziale.

La NCAA DIII, invece, non dispone di borse di studio per merito sportivo e così le spese del college devono essere affrontate tramite le borse di studio accademiche,  altri meriti e i fondi personali.

Per la NJCAA  le opportunità di borse di studio sono ancora limitate, ma ogni college  crea dei pacchetti economici interessanti che, uniti a costi mediamente più contenuti rispetto ai college di 4 anni, permettono alle italiane di valutare un inizio di percorso in queste strutture per poi spostarsi nelle leghe NCAA e NAIA per finire la laurea. La particolarità nei JUCO è che, dovendo spostarsi dopo  2 anni, il “giro di atlete” è molto più alto e frequente

La  CCAAA non è regolata ufficialmente dal punto di vista delle borse di studio sportive che ogni college può offrire per cui le proposte sono molto personalizzate in base alle risorse e necessità delle squadre mentre la lega NAIA non ha ancora regolamentato l’offerta delle borse di studio per il beach volley. Tuttavia questi college spesso offrono borse di studio accademiche interessanti ed essendo in generale meno costosi, il totale da pagare dopo l’assegnazione delle borse di studio può essere decisamente inferiore rispetto alle università delle altre leghe. 

Ricordate che le borse di studio hanno valore annuale e di conseguenza sono rinnovabili alla fine di ogni anno accademico.

Un’opportunità molto interessante per le atlete italiane è la possibilità del dual sport career e cioè giocare sia pallavolo indoor sia beach volley. Il beach volley infatti è uno Spring sport e quindi il campionato ufficiale si svolge nel secondo semestre (da gennaio a maggio) mentre la pallavolo femminile è un Fall sport con la stagione che inizia ad agosto e termina a novembre/dicembre. 

Questa organizzazione rende possibile per le atlete interessate ad entrambi gli sport o che ancora non sono specializzate nel beach volley, di poter continuare a praticarli entrambi. Questa possibilità è interessante anche dal punto di vista delle borse di studio dato che nella pallavolo il numero delle scholarships disponibili per le squadre è maggiore rispetto a quelle disponibili per il beach volley (vedi pallavolo femminile). E’ un’occasione anche per le giocatrici che ancora non hanno raggiunto un livello tale da poter ambire ad una scholarship per il beach volley, ma che possono invece ottenerla per la pallavolo e così riuscire a coprire alcune (o buona parte) delle spese.

Scopri le storie delle nostre atlete che hanno fatto questo percorso.